Il Diritto di opzione

Il diritto di opzione

E’ il diritto spettante a ciascun socio di sottoscrivere le azioni di nuova emissione e le obbligazioni convertibili, in proporzione alle azioni da lui possedute, a preferenza di altri soggetti.

Il diritto di opzione e’ di solito rappresentato da un buono di opzione, o a volte, da una data cedola che vale diritto cioè che viene utilizzata entro il termine stabilito per la sottoscrizione delle nuove azioni.

Due sono gli scopi del diritto di opzione:

Øevitare un’alterazione delle partecipazioni sociali esistenti;

Øoffrire ai vecchi socila possibilità di ulteriori investimenti per i loro capitali.

Il diritto di opzione si riconnette normalmente all’aumento di capitale.

L’esclusione del diritto di opzione può aversi soltanto nei casi previsti dal codice civile (artt. 1532,2352,2441,2495) e precisamente:

Øquando le azioni di nuove emissione devono essere liberate mediante conferimenti in natura

Øquando l’interesse della società lo esige

Øquando le azioni di nuova emissione devono essere offerte in sottoscrizione ai dipendenti della società. 

Il diritto di opzione sulle azioni e obbligazioni convertibili di nuova emissioni spetta anche ai possessori di obbligazioni convertibili in azioni, in concorso con gli azionisti, sulla base del rapporto di cambio.

Il diritto di opzione inerente ai titoli venduti a termine spetta al compratore.

Nel caso in cui le azioni sono quotate in Borsa i diritti di opzione non esercitati devono essere offerti in Borsa dagli amministratori per conto della società per almeno 5 riunioni entro il mese successivo alla scadenza del termine stabilito per l’esercizio del diritto di opzione.

Il diritto di opzione può, quindi, essere utilizzato sia per la sottoscrizione dei nuovi titoli, che per la cessione a terzi del diritto di sottoscriverli.


 

Calcolo del valore teorico del diritto di opzione

Una società per azioni, con capitale sociale di 1'500'000'000 EURO diviso in 150000 azioni del valore nominale di 10 EURO, aumenta il capitale sociale a 2250000 EURO contro emissione di nuove azioni a pagamento.

Le azioni sono quotate sul mercato 19,60 EURO, mentre la delibera dell’assemblea

Straordinaria ha stabilito un prezzo di emissione di 13,00 EURO.
Calcoliamo il valore teorico del diritto di opzione.

Dobbiamo dapprima determinare il rapporto tra azioni vecchie e azioni nuove relativo al diritto di opzione.

75000 nuove azioni1

--------------------------- = -----

150000 vecchie azioni2

Ogni azionista esercita direttamente il diritto di sottoscrivere 1 azione nuova ogni 2 possedute. 

Se l’azionista esercita direttamente il diritto di sottoscrizione, dopo l’aumento del capitale sociale viene a trovarsi nella seguente situazione:

2 azioni vecchie già possedute quotate 19.60 EUROEURO 32.90

1 azione nuova sottoscritta a 13.00 EUROEURO 13.00

---------------------

3 azioni possedute del valore complessivo diEURO 52.20Dopo l’aumento di capitale il valore dell’azione optata (Vo) risulta pari a: 

EURO (52.20: 3) = EURO 17.40

Se l’azionista non esercita direttamente il diritto di sottoscrizione, può cedere il diritto d’opzione a terzi; in questo caso:

a)Il venditore, poiché le azioni possedute in precedenza scendono da 19.60 
EURO, si fa pagare EURO (19.60- 17.40) = EURO 2.20 per ciascuna delle due vecchie di cui cede il diritto d’opzione; in totale riscuote quindi 4.40 EURO ogni 2 azioni possedute;

b)Il compratore acquista i due diritti pagando complessivamente 4.40 EURO e versa 13.00 EURO alla società; in totale egli spende EURO (4.40+13.00) = EURO17.40, cioè un importo pari al valore delle azioni dopo l’aumento del capitale sociale.

In teoria quindi il diritto di opzione ha un valore pari alla differenza tra il valore corrente prima della nuova emissione e il valore che le azioni assumeranno dopo l’aumento di capitale(valore optato).

Il diritto di opzione può essere rapidamente calcolato come segue, tenendo presente che N e che il numero delle azioni vecchie necessarie per sottoscrivere M azioni nuove, è il prezzo corrente delle vecchie azioni. VE è il prezzo di emissione delle nuove azioni, VO

Il valore dell’azione optata.

N x Vc+m x Ve

D= Vc –Vo, dove Vo = ---------------------

N + M

Da cui si ottiene

NxVc + m x Ve2x19.60+1x13.00
D= Vc - ------------------------= EURO 19.60 ----------------------------=2.20EURO

N + m2+1

2.20 è uguale al valore teorico del diritto di opzione

Oppure applicando la formula presentata nel testo:

Vc-VE19.60-13.00

D= ----------------= EURO ----------------------= EURO 2.20 Valore teorico diritto opzione

N/m + m2+1